Progetto europeo Prepare (Programma UE Horizon): Isico fra i partecipanti

Progetto europeo Prepare (Programma UE Horizon): Isico fra i partecipanti

Isico è uno dei partecipanti al progetto europeo Prepare (“Personalized rehabilitation via novel AI patient stratification strategies”) partito a  inizio luglio a Rotterdam, per una durata complessiva di 4 anni.
Il progetto mira a sviluppare, con tecniche di intelligenza artificiale applicata ad ampi database clinici, modelli predittivi per il risultato degli interventi riabilitativi in diversi ambiti.
Nel numeroso gruppo di 19 partecipanti, infatti, i partner clinici coinvolti sono 9, ciascuno specializzato in uno specifico settore: patologie della mano e del polso (Erasmus University Medical Center Rotterdam), scoliosi adolescenziale (ISICO), claudicatio intermittente (Radboud University Medical Nijmegen, Olanda), perdita di arti inferiori (University Rehabilitation Institute, Republic of Slovenia), Parkinson (Università Politecnica delle Marche), protesi di anca/ginocchio (Istituto Ortopedico Galeazzi Milano), patologie della colonna vertebrale (European Spine Society), patologie cervicali e temporo-mandibolari (Università degli Studi di Milano), ipertensione (Aristotle University of Thessaloniki).

La riabilitazione è un passaggio cruciale nel percorso di cura del paziente a seguito di un trattamento chirurgico, di una lesione o di una frattura, nell’ambito di una patologia cronica ecc. L’adozione di protocolli riabilitativi personalizzati gioca un ruolo fondamentale non solo nel garantire un migliore outcome clinico per il paziente, ma anche nell’utilizzo virtuoso delle risorse sanitarie disponibili. Età, comorbidità, tipo di intervento o lesione subita, fattori psicosociali… sono elementi che devono essere necessariamente considerati nell’idea di un percorso individualizzato piuttosto che una soluzione “one-size-fits-all”.
Al momento i modelli che permettono di individuare schemi ricorrenti nei dati a disposizione e di fornire una previsione di un’evoluzione delle patologie prese in esame sono generalmente basati su piccoli gruppi di dati, mancano di una convalida sufficiente o non riescono a prevedere i risultati, rendendo difficile per gli operatori sanitari e i pazienti selezionare la strategia terapeutica ottimale.  L’idea di “unire le forze” di sfruttare i database di importanti centri clinici in Europa consente di lavorare su una base dati enorme, parliamo di big data, quindi, i quali metabolizzati dall’Intelligenza Artificiale consentiranno di sviluppare un modello predittivo sicuramente più efficace che dovrà poi passare al vaglio dei clinici.
I partner clinici contribuiscono al progetto con i database dei dati raccolti nella pratica clinica: dopo aver fatto un percorso di armonizzazione e standardizzazione seguendo protocolli internazionali (standard OMOP-CDM), con l’aiuto dei partner tecnici lavoreranno alla realizzazione di modelli predittivi di risultato che saranno poi verificati nel corso di specifici trial clinici.

Un programma molto ambizioso e complesso, che richiede appunto 4 anni per la completa realizzazione, e che potrebbe avere un notevole impatto in futuro per lo sviluppo di una riabilitazione più personalizzata ed affidabile e per migliorare la qualità dell’assistenza e della vita del paziente.

Per saperne di più sul progetto visita il sito dedicato

 

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