La posizione seduta non è così naturale come sembra a noi, o per lo meno non è naturale per l’uomo restare seduto tante ore al giorno.
Il nostro corpo è progettato per muoversi, nella nostra storia ancestrale il corpo serviva per la caccia: il corpo vive di movimento, mentre la posizione seduta serviva solo per un riposo momentaneo, ma non veniva mantenuta per ore ed ore come facciamo oggi.
La posizione seduta è un problema fondamentalmente perché l’homo erectus non si è ancora trasformato nell’homo sedutus.
La posizione seduta che cosa provoca?
Da seduti tendiamo a perdere la posizione naturale della nostra schiena, che è quella inarcata in avanti a livello lombare. Questo succede perché cambia la posizione del bacino, dal momento che le gambe si flettono, e la colonna viene spinta naturalmente indietro.
Il secondo problema è la posizione mantenuta a lungo: se restiamo fermi tendiamo letteralmente a soffocare i muscoli e il disco intervertebrale, perché il sangue, che porta ossigeno e nutrimento e porta via le scorie, non scorre come dovrebbe (infatti è il movimento che ne facilita lo scorrimento) e muscoli e disco intervertebrale soffrono.
Come evitare il mal di schiena da seduti
Primo: muoverci il più possibile.
Secondo: cercare di privilegiare le posture corrette.
Terzo: cambiare spesso posizione, e fare pause frequenti di movimento (anche la pausa caffè sul lavoro è in questo senso utile).
Aggiungiamoci dell’attività fisica con regolarità sotto una buona guida esperta. E se il dolore c’è già, rivolgersi a un esperto di mal di schiena.
Molte persone dicono che i dolori si scatenano quando si alzano da sedute, e non quando restano sedute. Come mai?
E’ vero: il problema viene provocato dalla posizione seduta e si manifesta al cambio della posizione, con l’impossibilità a ristendere completamente la schiena se non dopo aver fatto qualche passo. Il problema si risolve cercando di stare seduti meno a lungo e meglio.
Proprio tutti stanno male restando seduti o ci sono delle eccezioni?
In realtà sì. Esiste una condizione che si chiama canale stretto, ossia quella situazione per cui il canale posteriore dietro alle vertebre in cui passa il midollo spinale con tutti i nervi che arrivano alla colonna vertebrale, risulta più stretto del normale.
Questo può succedere o per fattori congeniti o per una artrosi particolare e molto marcata, che stringe questo canale. In queste situazioni si soffre molto quando si cammina, ed il paziente dopo 100-200 metri di cammino riferisce dolore a una o entrambe le gambe, mentre sta meglio se si ferma e rimane piegato in avanti.
Questi pazienti stanno bene anche da seduti, perché al contrario degli altri, per far arrivare sangue e ossigeno ai nervi devono stare piegati in avanti, in una posizione in cui il canale altrimenti stretto si allarga.
Come si cura questa situazione?
Una volta escluso che i sintomi siano causati da un problema venoso alle gambe, nei casi più gravi si ricorre alla chirurgia, in quelli meno gravi si possono applicare trattamenti con esercizi, che devono come al solito essere eseguiti da mani esperte. In ISICO il team riabilitativo procede prima con una visita specialistica da parte di un fisioterapista esperto, che permetta successivamente di impostare il trattamento con esercizi personalizzati, in base alle esigenze del singolo paziente: prenota il tuo consulto presso una delle nostre sedi