Nuovo studio: cosa succede alle scoliosi non trattate

Nuovo studio: cosa succede alle scoliosi non trattate

E' in pubblicazione sulla rivista American Journal of Physical Rehabilitation il nostro nuovo studio The natural history of idiopathic scoliosis during growth: a meta-analysis. La ricerca, una metananalisi, ha preso in considerazione 13 studi presenti in letteratura scientifica sulla storia naturale della scoliosi idiopatica, ossia l'evoluzione della patologia nel caso in cui non ci sia alcun trattamento.

“”Abbiamo condotto una ricerca sistematica andando a identificare tutti gli studi sulla storia naturale della scoliosi idiopatica durante la crescita presenti in letteratura – spiega la dott.ssa Francesca Di Felice, fisiatra specialista di Isico – per poi mettere insieme i dati per una metanalisi che evidenziasse le percentuali di progressione della malattia””.

Gli studi inclusi raccoglievano dati di soggetti affetti da scoliosi idiopatica infantile, giovanile o adolescenziale dal momento della diagnosi fino al termine della crescita: tali soggetti, osservati nel tempo, non sono stati sottoposti ad alcun trattamento.

“”Alcuni degli studi inclusi, generalmente i più datati, hanno mostrato lacune metodologiche – continua la dott.ssa Di Felice – non fornendo sistematicamente dati relativi all'ampiezza delle curve scoliotiche a inizio e a fine trattamento, non distinguendo in maniera netta le forme giovanili dalle adolescenziali, non considerando outcomes aggiuntivi al tasso di progressione (estetica, gibbi, sagittal balance…). La metanalisi ha evidenziato degli alti tassi di progressione per tutte le forme di scoliosi idiopatica, con la più alta variabilità di dati per le forme infantili: basti pensare che gli studi inclusi per tale classe erano tre e le percentuali di progressione individuate andavano dal 5 al 80%. Ipotizzare di ampliare i dati sulla storia naturale della scoliosi con nuovi studi randomizzati controllati è molto difficile, considerato che un approccio alla scoliosi senza trattamento è ormai eticamente impossibile””.

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