Scoliosi: in quali posizioni dormire?

Scoliosi: in quali posizioni dormire?

Spesso osservando bambini e adolescenti nelle posture a volte “contorte” che assumono sul divano, nel letto o mentre scrivono, ci si domanda se per caso influiscano in qualche modo sulla scoliosi.

In realtà la postura o le posizione assunte nel quotidiano incidono solo in parte e non sono la causa scatenante di una patologia come la scoliosi.

Nella posizione seduta o in piedi, il carico assume un ruolo più importante in quanto la forza di gravità agisce verticalmente lungo l’asse della schiena, andando quindi a comprimere maggiormente la colonna e favorendo una eventuale asimmetria. Quando siamo sdraiati invece il discorso cambia un po’: se siamo in posizione supina, prona o su un lato, il carico viene notevolmente ridotto in quanto la forza di gravità viene scaricata e distribuita orizzontalmente su tutto il corpo.

Infatti è proprio durante la notte che avvengono, grazie alla posizione in scarico a letto, tutti quei processi di reidratazione dei dischi presenti tra le vertebre e un riallungamento di tutte le strutture che, durante il giorno, vengono sollecitate dal carico della forza di gravità e dai movimenti.

Chi non si è mai sentito dire dalla propria mamma, al mattino appena sveglio, “Come sei alto, sei cresciuto tutto stanotte?”… beh, si dà il caso che sia proprio grazie a questi fenomeni rigenerativi notturni che, secondo alcuni studi, di notte acquisiamo fino a 1-2 cm di altezza! Sono centimetri che però perdiamo durante la giornata e con il passare degli anni.

In conclusione, considerando anche che di notte è impossibile controllare le posizioni che si assumono, il consiglio è quello di dormire serenamente nelle posizioni che più vi sono comode, perché non esistono posizioni più o meno corrette.
“Verificate solo che la superficie su cui appoggia il materasso (solitamente doghe, rete o piano rigido) – conclude Kevin Masetto, fisioterapista di isico – lo mantenga parallelo al suolo, che la parte centrale non ceda verso il basso, “imbarcandosi”.  Chi poi indossa il corsetto non deve neppure porsi il problema: la colonna vertebrale rimane in posizione corretta a prescindere dalle posizioni che si assumono. Fondamentale resta mantenere uno stile di vita attivo, praticare sport e, se state seguendo un trattamento riabilitativo, impegnarsi con gli esercizi specifici fisioterapici e/o con il corsetto”. 

Ultimo ma non meno importante consiglio è di passare meno tempo possibile sdraiati nel letto o sul divano, se non per riposare o godersi un film!

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