“”Ha fatto trattamenti precedenti?” è una delle tipiche domande poste a un paziente quando si inizia un percorso terapeutico.
E una delle tipiche risposte dei pazienti è: “Ho fatto delle sedute con l’osteopata…”, richiamando alla mente una figura che ha raggiunto, nel panorama articolato della sanità, una visibilità davvero importante.
L'osteopatia funziona? Domanda netta a cui una risposta netta non si può dare. Per i pazienti, le famiglie e tutti quelli che ci chiedono informazioni vale la pena cercare di chiarire le caratteristiche fondamentali dell'osteopata in 10 pratici punti. E tentare di dare una risponda alla domanda percedente.
Partiamo dall’assunto che faremo qualche ragionamento solo sullo specifico tema di interesse di Isico, cioè le patologie della colonna vertebrale, che sono tante ma che si possono grossolanamente includere in due comparti: quello relativo alla perdita dell’allineamento della colonna, soprattutto le scoliosi, e quello relativo al dolore vertebrale.
1) L’osteopatia nasce alla fine del XIX secolo per opera di Andrew Taylor Still, un medico americano che, durante la guerra civile ed in piena crisi professionale, elaborò una nuova concezione del corpo umano e delle disfunzioni che può manifestare.
2) Secondo i concetti basilari dell’osteopatia l’uomo si presenta come un insieme complesso di funzioni il cui stato di salute dipende dall’equilibrio dinamico, non solo del corpo ma anche di mente e spirito. Il corpo ha le capacità di trovare autonomamente la soluzione del problema e un soggetto esterno può solo limitarsi a sostenere e orientare correttamente questo processo di autoguarigione.
3) Secondo questa connessione intima tra tutte le funzioni e gli organi, un qualunque sintomo potrebbe essere solo la manifestazione della disfunzione che, in realtà, potrebbe localizzarsi anche in comparti del corpo molto lontani.
4) Anche i trattamenti, di conseguenza, possono essere effettuati in aree del corpo lontane dal disturbo.
5) L’osteopatia viene praticata con specifiche tecniche manuali che formano l’insieme dei test di valutazione e delle manovre di trattamento.
6) La formazione osteopatica non è sempre la stessa. Ci sono medici osteopati, fisioterapisti osteopati ma anche osteopati che hanno cominciato a studiare questa materia senza un pregresso percorso formativo di carattere sanitario. I corsi possono durare 5 o 6 anni. Non tutti gli osteopati, quindi, hanno fatto identici studi.
7) Sul tema del trattamento della scoliosi con tecniche manuali, di cui l’osteopatia fa parte, sono state prodotte due revisioni sistematiche, cioè due studi abbastanza complessi che hanno valutato complessivamente tutti gli articoli scientifici pubblicati nel corso degli anni su questo argomento. Queste due revisioni, una del 2016 e una più datata e pubblicata nel 2008, sono arrivate alla stessa conclusione. Ad oggi non ci sono prove che la terapia manuale sia in grado di modificare positivamente la storia naturale della scoliosi.
8) Per dirla in breve, fino a che non viene provato da qualcuno, possiamo dire che l’osteopatia per il trattamento della scoliosi non funziona.
9) Osteopatia e dolore vertebrale. Su questo argomento la letteratura è più generosa. Gli articoli pubblicati sono molto più numerosi e le conclusioni complessive sono incoraggianti. L’osteopatia sembra essere efficace a ottenere la riduzione clinicamente significativa del sintomo e il miglioramento delle condizioni funzionali dei pazienti con dolore vertebrale sia acuto che cronico.
10) Ad oggi, questa professione non è stata ancora regolamentata e quindi gli operatori non sono tutti uguali, per cui mi sento di chiudere il decalogo con un unico suggerimento. Prendete informazioni adeguate rispetto alle mani a cui affidate un vostro problema di salute, piccolo o grande che sia.